L’Egitto del mito e dei falsi miti – ciclo di conferenze dal 21 ottobre al 2 dicembre
Gipsoteca di Arte Antica 7 Ottobre 2015La Gipsoteca di Arte Antica e l’Archeoclub d’Italia, sede di Pisa, sono lieti di presentare un ciclo di conferenze dedicato all’antico Egitto:miti e falsi miti. Tre incontri che vi condurranno dalle spire della dea cobra Renenutet alle ali dell’uccello androcefalo ba, dalle attestazioni archeologiche alle infondate teorie sulle origini aliene delle piramidi.
Introduce il ciclo Marilina Betrò, Professore Ordinario di Egittologia all’Università di Pisa
Calendario interventi:
Mercoledì 21 ottobre ore 17.00
“RENENUTET, LA BELLA SIGNORA CHE PACIFICA”, a cura di Paolo Marini, dottorando in egittologia all’Università di Pisa
Signora del cielo e degli dei, Padrona dei magazzini e de granai. Renenutet la bella, la graziosa, colei che pacifica. Dea protettrice dei bambini e della loro crescita, dei raccolti e dell’abbondanza. Questi e altri epiteti esprimono la complessa personalità di una dea che, seppur non molto nota, ebbe un esteso e longevo culto in tutta la valle del Nilo, fino a Roma nella forma sincretica di Iside-Hermutis/Thermutis. Recenti analisi della documentazione archeologica hanno rivelato ulteriori specifiche caratteristiche della divinità e l’esistenza di luoghi dedicati al suo culto prima ignoti.
Mercoledì 28 ottobre ore 17.00
“ANTICO EGITTO: IL FASCINO DEL REALE OLTRE LA FANTARCHEOLOGIA”, a cura di Lisa Sartini, laureata in egittologia, independent researcher
L’antico Egitto ha da sempre affascinato l’immaginario collettivo nel corso dei secoli: miti, magia e misteri si sono prestati a speculazioni e fantasiose ricostruzioni da parte di menti curiose e sedicenti archeologi che hanno cercato nel soprannaturale e nella fantascienza spiegazioni alle domande che da sempre l’uomo moderno si pone di fronte alla maestosità e alle conoscenze di quello straordinario popolo che furono gli antichi egizi. Una domanda si è tuttavia imposta sopra le altre: come sono state costruite le piramidi? In questo intervento mostreremo quali sono le reali attestazioni archeologiche e gli studi che sono stati compiuti fino ad oggi sull’argomento, andando parallelamente a demolire le infondate teorie che vedono perfino un intervento alieno.
Mercoledì 2 dicembre ore 17.00
“CREATURE IBRIDE NELL’ANTICO EGITTO: L’UCCELLO ANDROCEFALO RAFFIGURANTE IL BA“, a cura di Emanuele Casini, laureato in egittologia, independent researcher
Secondo gli antichi egizi la persona era costituita da una molteplicità di elementi che si separavano al momento della morte. Tra questi c’è il ba, rappresentato come essere ibrido, un uccello con testa umana, e solitamente tradotto con il termine “anima” ma che rappresenta in realtà un vero e proprio alter ego del defunto. Parleremo quindi del concetto di questa figura, della sua iconografia, delle le sue attestazioni attraverso i secoli fino all’epoca romana, prendendo poi in considerazione le statuette e figurine che lo rappresentano, unendo lo studio delle credenze funerarie con quello del materiale archeologico.
Tutti gli appuntamenti si terranno presso la Gipsoteca di Arte Antica (piazza S. Paolo all’Orto, 20).